28/03/2015
Si celebra oggi in tutto il mondo la seconda Giornata Mondiale dell'endometriosi.
L’anno scorso è stata ricordata il 13 marzo ed in quella circostanza in oltre 50 capitali mondiali hanno aderito all’iniziativa nata negli Stati Uniti, Million Woman March for Endometriosis, una simbolica marcia di una moltitudine di donne per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni ad una patologia che colpisce una donna su otto ed è dieci volte più diffusa dell’autismo. L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) definisce l’auto-mutuo-aiuto (Ama) come l’insieme di tutte le misure adottate da figure non professioniste per promuovere, mantenere o recuperare la salute. In primo luogo diffondere informazioni e conoscenza sulla malattia, perché l’endometriosi è molto diffusa, ma poco conosciuta, anche tra gli stessi specialisti in ginecologia che sovente sottovalutano le sue implicazioni. Informare in questo caso è prevenire, perché per una malattia di cui al momento non si conosce la causa e per la quale non c’è una cura risolutiva, l’unico modo di prevenire le possibili complicanze è intervenire in tempo. In Italia è attiva Ape onlus (Associazione progetto endometriosi), presente sul territorio con sezioni e gruppi autonomi che offrono sostegno psicologico e sociale alle comunità.
Info: www.apeonlus.com